Trattenere i professionisti si è fatto sempre più difficile per le aziende. La pandemia ha ridotto in parte le asimmetrie del mercato del lavoro e cambiato le dinamiche di recruiting, che fanno sempre più affidamento su strumenti online. I tempi in cui candidati avevano la necessità di chiedere un permesso per affrontare i colloqui sono ricordo di un’epoca che pare lontanissima. Oggi gli strumenti web consentono di incontrare i recruiter senza spostarsi da casa; e nessuno può davvero meravigliarsi se la chiacchierata avviene collegandosi da un caffè. Non solo.

Temi un tempo tabù, come lo smart working, sono stati sdoganati. Se, fino a un paio d’anni fa, la richiesta di poter lavorare anche da remoto veniva sussurrata a margine dell’incontro, oggi, affermano gli esperti di risorse umane, la domanda si impone in maniera naturale sin dalle prime battute. Così come scontata è la risposta, affermativa.

Lavorare da casa almeno qualche giorno consente di gestire meglio le necessità personali – portare i figli a scuola, pagare una bolletta, inserire lo sport nella propria daily routine: sono pochi quelli che vi vogliono rinunciare. Lo smart working c'è già o arriverà in nove grandi aziende su dieci (89%): si lavora in media tre giorni a settimana da casa, due in ufficio (fonte: Osservatorio Smart Working, Politecnico di Milano, 2021).

Il mercato del lavoro è diventato più fluido e flessibile, con un approccio sempre più orientato a coniugare i risultati professionali e il benessere delle persone. Il tema fondamentale è la fedeltà (in inglese retention): in un mondo sempre più globale, l’imperativo è trattenere i migliori.

Le strategie per le aziende

Quali sono, allora, le strategie che un’azienda può mettere in campo? Molte realtà si sfidano a colpi di bonus. Una gara che può incidere in maniera significativa sui costi, senza, peraltro, garantire uno sprint nell’attrattività. Altre lavorano sugli aspetti motivazionali, sulla qualità del posto di lavoro, su un ambiente accogliente e inclusivo.

In questo secondo filone si colloca una schiera di aziende che punta sulla formazione come leva per trattenere i migliori. Le piccole realtà pagano corsi e master: quelle più strutturate sempre più spesso creano le proprie academy, in alcuni casi sviluppando percorsi interni di livello postuniversitario che consentono di unire studio ed esperienza sul campo, e che spesso terminano con l’inserimento in azienda. Con un duplice vantaggio: i candidati conoscono già procedure e manager, dal momento che si tratta dei docenti nel corso. I manager, a loro volta, hanno l’opportunità di affiancare i candidati nella loro crescita e formare i loro collaboratori di domani.

Un’academy per trovare e trattenere i professionisti di illimity

C’è anche illimity nel novero delle aziende che scommettono sulla formazione per creare retention. L’Academy, nata nel 2020, ha la sua punta di diamante nel Master in Gestione del Credito, un corso rivolto ai giovani professionisti che vogliono acquisire esperienza nel settore finanziario ed entrare a far parte di neprix, il servicer del gruppo specializzato nella gestione dei crediti distressed corporate. Lezioni teoriche e casi pratici, in una sinergia che premia la capacità di applicare i contenuti appresi in aula al modello di business di neprix.

A chi è rivolto

Il percorso formativo unisce il know how del management di neprix e del Gruppo illimity con l’esperienza di docenti di estrazione accademica e consulenziale, coordinati dalla direzione scientifica del MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business.

Il Master si rivolge sia a giovani professionisti o praticanti avvocati nel settore della gestione dei crediti NPE, che a neolaureati o laureandi interessati ad avviare la propria carriera in neprix. In ogni caso, i candidati dovranno avere un’età inferiore a 30 anni al momento dell’avvio del Master (aprile 2022). I contenuti didattici saranno erogati in due mesi con modalità intensiva (8 ore di lezione al giorno, per un totale di 320 ore) e le competenze acquisite saranno direttamente spendibili all’interno di neprix.

“Le candidature saranno vagliate con attenzione – spiega Laura Grassi, direttore scientifico del Master in Gestione del Credito - L’obiettivo è garantire la qualità della didattica e dell’interazione”.

Cosa si impara

Principi di economia e finanza, competenze giuridico legali, skill verticali sul business: il programma è intenso. “Si comincia da un quadro generale sui mercati e gli intermediari finanziari – prosegue Grassi – con focus sulla conoscenza dei crediti e della loro contabilizzazione. Ma si approfondiranno anche le tecniche di valutazione del potenziale di un’azienda, a partire dalla lettura del bilancio”.

Il quadro giuridico legale comprende i principi del Testo Unico Bancario e i fondamenti di procedura civile e concorsuale, con particolare focus sulla gestione del credito giudiziale, le varie forme di espropriazione, la regolazione giudiziale delle crisi di impresa e il contratto di leasing.

“A questo punto si entrerà nel vivo della materia, con lo studio delle diverse asset class. neprix è un operatore focalizzato sul credito distressed di tipo corporate e secured, quindi con un sottostante immobiliare: il deep-dive sul mondo Real Estate permette di acquisire le principali tecniche di due diligence e valutazione immobiliare e inserirsi con maggiore consapevolezza nell’organizzazione”.

Un approccio umano

La pandemia da Covid-19 ha colpito duramente le imprese. Ma dietro ai numeri e ai bilanci ci sono vissuti e storie di persone alla ricerca di un supporto per gestire la congiuntura. E magari ripartire con più slancio. Se ne è accorto il legislatore, che, opportunamente, non parla più di “fallimenti” ma di “crisi”, in un tentativo di allontanare lo stigma. Anche tra gli istituti bancari si sta facendo strada la consapevolezza di quanto conti l’empatia. Tanti i corsi dedicati alle soft skill, forte l’accento sull’assistenza al cliente.

“La scelta di formare i nostri professionisti attraverso linee interne risponde anche a questa esigenza – conclude Andrea Battisti, CEO di neprix -: trasferire ai giovani i valori che cerchiamo di perseguire come gruppo”. Un investimento che paga un dividendo chiamato fedeltà.

Contatti

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